Riflessione, emozione e una partecipazione straordinaria: il progetto “Diversi da chi?”, promosso dall’Istituto Comprensivo di Sona per l’anno scolastico 2024/2025, si è rivelato un percorso educativo e umano di grande valore, capace di parlare al cuore di tutta la comunità scolastica.
Il percorso si è articolato in due momenti principali: uno spazio di confronto dedicato ai genitori e agli insegnanti, svoltosi il 15 aprile, e una grande festa finale il 10 maggio, aperta a tutta la comunità scolastica presso la scuola secondaria di primo grado di Sona.
Durante la festa, a partire dalle 9:30, si sono susseguiti stand informativi, laboratori esperienziali e attività partecipative che hanno saputo coinvolgere ed emozionare. I laboratori tematici “Se lo provi lo sai” dedicati alla disabilità intellettiva e all’epilessia, e “Musialie”, legato all’autismo, hanno offerto l’opportunità di mettersi nei panni dell’altro, comprendendo più da vicino sfide e potenzialità spesso invisibili.
Gli stand, come “Si può fare”, “Tessere l’inclusione” e “Inclusione a scuola”, hanno mostrato in modo concreto le buone pratiche inclusive attivate durante l’anno. Il tutto accompagnato da momenti di socializzazione e ristoro, con caffè e snack curati dall’organizzazione.
Il successo del progetto è stato reso possibile dall’impegno appassionato delle Funzioni Strumentali per l’inclusione, il professor Riccardo Faccincani e la maestra Stefania Castagnaro, che hanno curato ogni dettaglio con grande sensibilità.
Fondamentale anche la partecipazione delle associazioni locali tra cui la Cooperativa Sociale I Piosi, il SET (Servizio Educativo Territoriale), e i rappresentanti del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che, con professionalità e umanità, hanno contribuito ad arricchire il progetto e a renderlo davvero trasformativo.
“Diversi da chi?” non è stato solo un progetto scolastico, ma un invito a guardare l’altro con occhi nuovi, ad accogliere la diversità come risorsa preziosa, non come limite. Un’esperienza che ha lasciato un segno profondo, e che continuerà a vivere nei gesti e nei pensieri di chi l’ha condivisa.
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